Il Nord Africapesa sui conti di Veratour

La crisi del Nord Africa pesa sui conti Veratour. L’operatore traccia un consuntivo della chiusura della stagione 2015, consapevole di dover mettere a bilancio i colpi del calo di domanda su alcune aree storicamente strategiche.

I dati “a oggi evidenziano una previsione di chiusura dell’esercizio 2015 con una lieve contrazione, pari al 3-4 per cento dei volumi d’affari - riporta una nota diffusa dall’operatore -. Le cause principali di tale flessione sono da attribuirsi alla crisi dell’area del Nord Africa mentre il contenimento del calo e una previsione di risultato economico finale positivo, sono merito della politica di diversificazione del rischio attuata da Veratour nell’ultimo triennio con particolare potenziamento dell’offerta sulla destinazione Grecia e sulle aree a lungo raggio”.

Il tour operator sembra dunque essere riuscito ad arginare le conseguenze di una contrazione che avrebbe potuto portare i conti al di sotto della soglia di sostenibilità, grazie alla “capacità  di affrontare cambi e strategie di programmazione nei momenti di crisi dovuti ad eventi esterni – si legge ancora nel documento -: questo grazie e soprattutto alla grande collaborazione con le agenzie di viaggi e la proficua partnership con i fornitori”.

Il direttore generale di Veratour, Stefano Pompili ritiene che “le previsioni di chiusura d’esercizio in termine di volume d’affari e di risultato economico siano, in considerazione dei fatti avvenuti, quest’anno, soddisfacenti. Tali dati – spiega il manager - denotano la tenuta del nostro brand, che ha saputo recuperare su altre destinazioni i volumi indiscutibilmente perduti per cause sulle quali eravamo ovviamente impotenti e il continuo successo del format che proponiamo da sempre: i villaggi con una forte impronta made in Italy”.

Facendo un parallelo sul generale andamento del mercato, Pompili aggiunge che “in un settore che prevede una diminuzione del giro d’affari tra l’8 e il 10 per cento, i risultati di Veratour sono quindi positivi, a ulteriore testimonianza della forte attrattività del brand, della grande collaborazione del canale delle agenzie e della fidelizzazione dei nostri clienti.”

E sul fronte destinazioni, se la Grecia ha fatto segnare un +32 per cento, l’Italia un +12 per cento e la Spagna un +10 per cento, affiancate da un lungo raggio a +8 per cento in media, sull’altro piatto della bilancia il Mar Rosso e l’Egitto, dove comunque il t.o. “ha importanti investimenti con il Veraclub Reef Oasis e il Veraclub Queen Village di Sharm El Sheikh, il Veraclub Radisson Blu El Quseir a Marsa Alam e il Veraclub Jaz Oriental a Marsa Matrouth, i dati mostrano un calo del 14 per cento”.

Ciononostante, il t.o. “non ha smesso di credere nelle potenzialità della destinazione” e la meta giocherà comunque un ruolo da protagonista nell’attività di promozione e rilancio nella strategia 2016.

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