La decisione Veratour: "L'Egitto non si lascia"

Sta vivendo un periodo di difficoltà, ma Veratour “non abbandonerà mai l’Egitto”. Una dichiarazione d’intenti e di fedeltà, quella che il direttore generale dell’operatore Stefano Pompili (a destra, nella foto) fa nei confronti del Paese nordafricano.

Il t.o. negli ultimi due anni “ha dovuto reinventarsi”, facendo fronte al calo della domanda sulla meta nordafricana che ha sempre costituito un pilastro del business, andando alla ricerca di destinazioni alternative che spaziano dal long haul all’Italia: “In ogni caso l’Egitto non lo lasceremo mai, sia ben chiaro. Confidiamo nel fatto che, lentamente, tornerà di nuovo a fare grandi numeri”.

Non abbandonare il Paese significa dunque avere degli impegni: “I posti charter ci sono comunque, per quanto ci riguarda: sono pochi, ma gli investimenti restano”.

Tutto questo, nonostante le cifre messe in luce da Pompili, nello specifico sul medio raggio, con il Mar Rosso in primis, parlino di una contrazione davvero forte, “siamo dell'ordine del -80 per cento".

L'obiettivo per il t.o. resta fissato all'equilibrio, "per noi e per le adv" sottolinea dal canto suo il direttore commerciale Massimo Broccoli (a sinistra, nella foto): “Il nostro obbligo è dare prodotto alle agenzie, per questo ci siamo reinventati: ciò non toglie che l'Egitto in certi periodi dell'anno, come febbraio e marzo, sia di sicuro insostituibile".

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