Campora, Azemar:“Così riportiamo gli italiani alle Maldive”

Ha saputo tenere la barra dritta anche nel momento in cui il mercato italiano sembrava allontanarsi dalle Maldive. Ma, ora, Azemar si prepara ad accogliere il ritorno della clientela tricolore sull’arcipelago che, da sempre, è sinonimo di vacanze.

“Gli Italiani stanno tornando alle Maldive” riassume Mariarosaria Campora (nella foto), a.d. dell’operatore. Campora è una delle poche donne manager a capo di un t.o. nella Penisola: napoletana trapiantata a Milano, dove abita da 45 anni, non ha mai nascosto le difficoltà incontrate negli anni bui, durante i quali i flussi verso gli atolli maldiviani hanno rallentato, portandosi dietro il fatturato del t.o. Ma, ribadisce, “abbiamo sempre chiuso in utile e oggi le adv ce lo riconoscono”.

La resistenza dell’operatore si basa essenzialmente su due pilastri: da un lato le esclusive di prodotto, un trend che ormai i t.o. hanno ben compreso e che in molti stanno cavalcando. E dall’altro un fattore che differenzia Azemar dal resto del comparto: l’internazionalizzazione delle strutture, soprattutto quelle di proprietà.

Le novità in arrivo
È stato così per il Gold Zanzibar, aperto nel 2013 e oggi venduto a una clientela che oltre agli italiani include francesi, tedeschi, russi, sudafricani. E sarà così anche per il Cocoon, il nuovo resort sull’atollo di Lhaviyani, alle Maldive, del quale l’operatore è proprietario al 50 per cento: l’inaugurazione ufficiale è attesa per dicembre 2016, ma le agenzie potranno venderlo a partire da febbraio “in modo da avere due mesi di rodaggio”, sottolinea Campora.

La manager ribadisce inoltre la strategia di internazionalizzazione per la struttura da 150 camere: “Ci saranno servizi dedicati in particolare alla nostra clientela italiana, ma pensiamo che un’atmosfera di più ampio respiro sia sempre apprezzata: in fondo le persone si muovono perché vogliono vedere il mondo”.

Offerta rafforzata
In attesa della new entry, la programmazione sugli atolli è stata ulteriormente rafforzata, con l’inserimento del Gangehi Island Resort, sull’atollo di North Ari, e del The Barefoot Eco Hotel a Daalhu. In aggiunta, nel 2017 dovrebbe entrare in catalogo, sempre in esclusiva per il mercato italiano, anche il più grande resort mai costruito alle Maldive: una struttura di 500 camere, con ristoranti e stanze subacquee oltre a uno shopping mall, costruito dal Gruppo Sun Siyam sull’isola Siyam World.

Non solo Oceano Indiano
Intanto Azemar debutta in Madagascar: le vendite sono aperte da maggio, quindi è ancora presto per tirare un bilancio, ma la nuova meta tradisce la voglia dell’operatore di espandere il proprio raggio d’azione, anche al di fuori dell’Oceano Indiano.

“Siamo in trattative per una nuova apertura ai Caraibi – conferma infatti Campora -: inizialmente avevamo pensato a Cuba, ma non è in linea con gli standard richiesti dai nostri clienti”. Bocche cucite, quindi, ma una cosa è certa: Azemar applicherà ai Caraibi la stessa strategia delle Maldive, con l’obiettivo di replicarne il successo.

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