Club Med rilancia: tre resort all’anno in Europa e 20 in Cina

Tre resort aperti ogni anno in Europa a partire dal 2018 e 20 strutture in Cina entro il 2020. Il Club Med lancia un piano di crescita di grande forza e orienta la sua programmazione verso il target medio alto.

"Chiuderemo le strutture che non possono supportare la trasformazione a cui stiamo andando incontro e ne acquisiremo di nuove". Così Arnaldo Aiolfi, head product South Europe di Club Med, annuncia i piani per il futuro dell'azienda francese per diventare "la prima porta d'accesso all'alta gamma".

Il riassetto mondiale
Un lavoro che va avanti da tempo, spiega Aiolfi, in un momento in cui c'è un mutamento sostanziale del mercato turistico che il gruppo ha saputo cogliere già 10 anni fa, lavorando sull'internazionalizzazione. In questo contesto si inserisce anche il riassetto operato a livello mondiale, che porterà la presenza di Club Med per un terzo in Europa, un terzo nelle Americhe e un terzo in Asia.

La crescita in Cina
E a proposito di Oriente, il Paese che desta maggiore interesse è la Cina "dove abbiamo già 4 strutture e dove progettiamo di arrivare a 20 resort entro il 2020. Per riuscirci - spiega ancora Aiolfi - abbiamo lanciato il progetto Club Med Joy View, che prevede resort a poche ore di distanza dal centro delle più importanti città cinesi, per andare incontro alle nuove esigenze della clientela, che a volte può permettersi - per questioni di tempo - solo due o tre giorni di break dal lavoro".

Lo sviluppo in Europa
Grandi progetti anche per l'Europa, dove c'è in previsione di aprire 2 o 3 resort all'anno a partire dal 2018. E per quel che riguarda i numeri, la stagione invernale ha chiuso a livello globale con un +6% rispetto all'anno scorso, grazie "all'ottima performance degli ski resort, che hanno reso questo inverno il più straordinario degli ultimi 10 anni".

Adriano Palazzolo

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