Isole private: l’altra faccia delle crociere

Piacciono ai clienti. E, di conseguenza, anche agli operatori. Perché, in fondo, sono la sintesi perfetta tra crociera e villaggio. Le isole private sono uno dei grandi fenomeni di questi anni, capaci di portare una ventata di novità in un settore, quello del turismo organizzato, dove le nuove destinazioni non sembrano così facili da trovare.

Le mosse dei player
In segmento, quelle delle isole riservate ai propri clienti, di totale appannaggio delle crociere. E sulle quali le compagnie di navigazione stanno puntando sempre di più. “Sui Caraibi, una delle destinazioni che vendiamo di più sono le nostre isole private - spiega Gianni Rotondo, country manager Italia di Rccl -, ovvero Cocobay e Labadee”.

Norwegian Cruise Line ha appena concluso un investimento sul prodotto con il lancio di Harvest Caye, “la destinazione privata in stile caraibico sviluppata in Belize - racconta Francesco Paradisi, senior business development manager per l’Italia di Ncl -, inaugurata a novembre 2016”.

Anche Msc rilancia su questa tipologia di prodotto, dal momento che “nel 2018 inaugureremo la riserva marina di Ocean Cay, isola delle Bahamas presa in affitto da Msc Crociere - racconta Leonardo Massa, country manager della compagnia -. Sarà quindi una destinazione riservata esclusivamente ai nostri croceristi”.

E, forse, la chiave del successo di questa tipologia di offerta è proprio nell’avverbio utilizzato dal country manager, “esclusivamente”: in un mercato che sempre di più cerca l’esperienza 'riservata a pochi', l’isola privata riesce a rispondere a questo tipo di richiesta. I risultati, comunque, sembrano dar ragione agli investimenti delle compagnie di navigazione.

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