Crociere in flessione: le previsioni del 2017

È stato uno dei motori dell’industria turistica degli ultimi 10 anni: le crociere, per tutto l’ultimo decennio, hanno rappresentato una sorta di baluardo anticrisi, che, nella contrazione economica mondiale, ha continuato a produrre risultati a doppia cifra.

Ma il 2017 si prospetta come un anno difficile: il mercato delle crociere registrerà una flessione in Italia, peraltro già ampiamente prevista dagli stessi attori del comparto. L’eccesso di offerta sul Mediterraneo, accompagnata forse a un disinnamoramento delle agenzie di viaggi, che per lungo tempo hanno trovato nelle vacanze sul mare una soluzione positiva per i clienti, sta portando il prodotto ad affrontare una stagione complicata.

Secondo le previsioni elaborate da Risposte Turismo sulla base dei dati ricevuti dagli scali italiani, infatti, quest’anno registrerà una battuta d’arresto sia per i passeggeri movimentati, previsti in calo del 7,1 per cento rispetto al 2016, sia per le toccate, a -9,6%. In numeri reali, i pax si fermeranno a 10,3 milioni e le toccate a 4.500: il tutto a causa del minor numero di navi da crociera che scaleranno nei porti del Mediterraneo.

Prospettive per il futuro
"Dopo anni di crescita e stabilità – dice Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo - il 2017 farà registrare un numero ampiamente inferiore agli 11 milioni di passeggeri, soglia attorno alla quale oscilla il traffico crocieristico italiano, risultato da leggere senza dubbio in chiave critica, ma ancor più quale monito per il futuro".

Più di metà dei primi dieci scali nazionali, prosegue di Cesare, "registrerà una contrazione, in qualche caso significativa; gli imbarchi/sbarchi, ancor più dei transiti, sono in progressiva flessione, e la domanda di italiani che vanno in crociera non sembra poter tornare ai numeri che si registravano qualche anno addietro”.

Secondo Risposte Turismo, nel 2017 il Mediterraneo potrebbe registrare la quota percentuale sul totale mondiale più bassa degli ultimi 10 anni, con un 15,5% contro il 35,6% dei Caraibi, primi fra le aree mondiali.

La classifica degli scali
L’Italia possiede 5 dei primi 10 porti del Mediterraneo per traffico crocieristico, con Civitavecchia che si posiziona al 2° posto alle spalle di Barcellona, Venezia al 4° posto, Napoli al 6°, Genova all’8° e Savona al 9° posto.

Il porto di Roma mantiene la seconda posizione, con 2,3 milioni di passeggeri, mentre l’ultimo porto italiano in graduatoria, Savona, non arriva al milione di persone. Il principale homeport italiano è però Venezia, che totalizza 1,4 milioni di passeggeri imbarcati e sbarcati, mentre Civitavecchia conferma la leadership per transiti, con circa 1,5 milioni di pax.

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