Brancaleoni, Costa e Welcome Travel: 'Non fu facile convincere Carnival'

"Quando facemmo l'operazione Welcome Travel": è iniziato così, come un romanzo d'avventura, il racconto di Massimo Brancaleoni (nella foto), vice president worldwide sales di Costa Crociere, sull'ingresso del player crocieristico nell'azionariato del network.

Era il 2011 e gli americani di Carnival, uno dei maggiori gruppi crocieristici al mondo, non avevano la benché minima idea dei piani che Brancaleoni stava per sottoporgli. "Prima di occuparmi di commerciale, seguivo la parte finanziaria dell'azienda - ha spiega il manager sul palco della convention annuale di Welcome Travel -: quando decidemmo per l'operazione Welcome, raccontammo alla proprietà, che non era italiana, i vantaggi di avere un gruppo integrato".

I risultati dell'operazione
Una mossa che, ricorda Brancaleoni, "non è stata per niente facile: ci abbiamo messo un bel po' a far capire agli americani il valore della strategia verticale".

Eppure il lieto fine è arrivato: "Da più di tre anni, ogni sei mesi ho la soddisfazione di raccontargli perché andiamo così bene. Ormai l'hanno capito anche loro".

E infatti il manager conclude: "in azienda abbiamo un tabellone gigante dove vediamo in tempo reale le prenotazioni: da quando ci sono io, quindi dal '97, l'Italia non è mai andata così bene".

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