Filippetti, Astoi: l’agenda del turismo per il nuovo Governo

“Un ministero del Turismo con competenza diretta dotato di portafoglio” o, in alternativa, “una direzione generale presso il ministero per lo Sviluppo economico”. Per Nardo Filippetti (nella foto), presidente Astoi Confindustria Viaggi, in definitiva il turismo deve uscire dall’orbita del Ministero per i Beni e le Attività culturali. È questa la prima delle richieste che il numero uno dell’associazione dei tour operator vuole scrivere nell’agenda politica del futuro nuovo Governo, secondo un’intervista rilasciata ad Adn Kronos e pubblicata sullo stesso sito web di Astoi.

Ma l’elenco delle richieste non finisce certo qui. Filippetti sottolinea anche alcuni temi che sono sul tavolo da tempo ma che non hanno ancora ricevuto risposta dalle istituzioni. Tra questi, il superamento della “frammentazione delle politiche turistiche”, che dovrebbe avvenire “ricreando una competenza concorrente tra Stato e Regioni ed Enti locali”. La strada, ovviamente, sarebbe la modifica del famoso Titolo V della Costituzione. A questo si collega il tema della promozione: “Raggiungere finalmente l’obiettivo di una vera ristrutturazione e di un potenziamento dell’Enit - afferma Filippetti -, a nostro parere, porterebbe l'Italia a scalare la classifica dei Paesi più visitati al mondo e a raggiungere rapidamente la ‘pole position’”.

E ancora, il presidente Astoi richiama il tema del cuneo fiscale. Ma, secondo Filippetti, nell’agenda del turismo c’è anche la destagionalizzazione dei flussi: la proposta è di intervenire “seriamente sul calendario scolastico e su quello delle ferie, come già hanno fatto altri Paesi competitor quali Francia e Germania”.

Non manca, ovviamente, l’argomento tasse. “In materia fiscale c'è poi uno specifico tema che interessa i tour operator, ossia quello dell'introduzione del meccanismo della ‘ventilazione dell’Iva’: una modifica normativa volta a perequare l’imposta sul valore aggiunto, consentendo alle imprese di determinare il margine da tassare tenendo conto delle diverse aliquote Iva applicate dai fornitori dei servizi inclusi nel pacchetto turistico. Tale misura è già in vigore in Italia per il commercio al dettaglio”.

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