Crisi Valtur in agenziaTutti i nodi da sciogliere

Al momento è solo una nuvola lontana in un cielo tutto sommato sereno. Eppure la crisi di Valtur rischia di gettare sul lungo periodo più di qualche ombra su una stagione partita con il piede giusto per il Mare Italia. Lo stop, finora momentaneo, imposto alle prenotazioni estive e l'uscita di scena di prodotti iconici come il Tanka Village, che sembrerebbe ormai fuori dal perimetro dell'operatore, aprono non poche incognite sul modus operandi delle agenzie.

"La questione Valtur - sostiene Ivano Zilio, presidente di Primarete - comporterà sicuramente un decremento in percentuale per la villaggistica dal momento che il tour operator aveva una certa disponibilità di prodotto e godeva di una buona fidelizzazione".

Un aspetto su cui pone l'accento anche Ezio Birondi, presidente di Uvet Retail. "Non illudiamoci che l'assenza di questo player passi inosservata. Da distributore dico che sarebbe un problema perdere tutta la quantità di camere, piuttosto cospicua, che l'operatore veicolava attraverso le agenzie. Piuttosto che rinunciare a prodotti stravenduti come il Tanka Village, spero si possa riaverli al più presto, anche sotto il cappello di un altro operatore".

Carenza di notizie certe
E parla di "grosse perplessità" Adriano Apicella, a.d. di Welcome Travel Group: "Il t.o. - rileva - oltre a non aver dato nessuna informazione al trade in merito allo stato dell'azienda non ha neanche emanato una policy in merito alla gestione delle prenotazioni effettuate antecedentemente al primo marzo, data in cui è stata bloccata, senza alcun preavviso, l'acquisizione degli ordini". Un'incertezza che ha portato i network a sollecitare reazioni ufficiali da parte dell'azienda di Bonomi. "Se rassicurazioni sono arrivate sulle vendite per l'inverno - sottolinea Dante Colitta, direttore commerciale di Geo Travel Network - stiamo facendo pressing costante per avere indicazioni su come muoverci per le pratiche della stagione estiva già concluse e per gli acconti già versati".

Le reazioni dei clienti
Problematiche tecniche non di poco conto che, comunque, non sembrano aver messo in allarme la clientela finale. "Fino ad ora - sostiene Massimo Caravita, presidente di Marsupio Group - non c'è stato un impatto negativo sui comportamenti del consumatore finale. Le vendite erano partite, ma in sordina, per l'atteggiamento prudente dello stesso operatore. È chiaro che le agenzie sono in trepidazione, ma nessuno ha detto fino ad ora 'non onoro le pratiche già concluse'".

Andamento comunque positivo
Una vicenda carica di interrogativi, quella di Valtur, che comunque non intaccherebbe le buone perfomance previste dai network per l'estate. "Non crediamo che questo difficile contesto possa influire sul trend delle vendite generali del prodotto Mare Italia - rileva Sabrina Nadaletti, direttore Turismo di Gattinoni Mondo di Vacanze - anche se, è inutile dire, è stata ed è una situazione che noi non ci saremmo aspettati e che non fa bene al nostro settore". Sulla stessa lunghezza d'onda il Gruppo Bluvacanze. "Sicuramente la situazione attuale di Valtur non giova né al trade né al cliente finale´ ma, evidenzia Diego Borrelli, della direzione commerciale, "è una criticità che colpisce l'operatore, non il sistema d'offerta dei villaggisti".

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