Veratour e la prudenza di PompiliNuovi villaggi nei prossimi 3 anni

Serviranno investimenti per raggiungere il traguardo dei 250 milioni di euro. Stefano Pompili, d.g. di Veratour (nella foto), ha spiegato ieri che la prossima sfida sarà arrivare a quota 250 (giro d’affari) entro l’esercizio 2020. Non sarà una passeggiata per una serie di motivi, compreso il fatto che la concorrenza non starà a guardare. Alpitour su tutti, ma Eden (con o senza Barcelò) dovrà riconfermare in ogni modo la sua seconda posizione nazionale.  

Progetti e prudenza
“È chiaro che dobbiamo allargare il perimetro per continuare a crescere, ma saremo prudenti, molto prudenti – dice Pompili –. Con i nostri consulenti stiamo effettuando scouting sul mercato e anche il dossier Invitalia (villaggi in vendita sul territorio nazionale) sarà valutato con attenzione. Per Valtur e le possibili cessioni non abbiamo ancora affrontato il tema, ma non è prioritario. Intanto presto andremo ad acquisire un terzo villaggio di proprietà dopo il Suneva e il Costa Rey in Sardegna. Siamo sempre più una catena alberghiera e intendiamo confermarlo nei prossimi 3 anni con investimenti in strutture per 30 milioni di euro”.

La finanza
Sul fronte della finanza il presidente Carlo Pompili, sempre nella giornata di ieri, ha sgombrato il campo da voci di mercato che annunciavano un certo interesse dei fondi di investimento per Veratour: "I fondi stanno entrando sul mercato lo sappiamo bene, ma la cosa non ci riguarda. Il nostro sviluppo passerà per la strada interna, la solita. Arriviamo dal miglior esercizio di sempre (ricavi per 204 milioni e utile netto a 8,3 milioni) e, per sostenere i piani di sviluppo, dovremo per forza fare ricorso al debito attraverso le banche. Ma siamo una società solida, che non si butta in operazioni a rischio”.

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