Viaggidea lanciato verso i 150 milioni: Oceano Indiano motore di sviluppo

Viaggidea continua la marcia all’insegna di qualità e nuove linee di prodotto. “Il marchio sta macinando ottimi numeri – commenta il brand manager Paolo Guariento -: in tre anni abbiamo incrementato di 40 milioni di euro il nostro fatturato e le previsioni di chiusura di quest’anno finanziario indicano ricavi pari a 148-150 milioni di euro”.

Fatturato a +13%
Il risultato preventivato per quest’anno giunge dopo un 2018 chiusosi con un fatturato in crescita del 13% e con un numero di passeggeri aumentato in  proporzione. “Il valore medio pratica – continua Guariento – rimane sostanzialmente invariato rispetto al 2018, in quanto sta registrando una crescita del 2 per cento circa.  La stabilità deriva dall’inserimento anche di prodotti con un  valore pro medio più basso, come il Nord Europa della linea Essentia”.

A livello generale, Viaggidea rappresenta comunque il brand che all’interno del gruppo Alpitour “totalizza la marginalità più elevata sia in valore assoluto sia in percentuale, a causa delle caratteristiche dei viaggi e delle destinazioni in portfolio”.

Le mete di successo
Fra le mete di maggior successo, oltre agli Stati Uniti – che procurano il 35 per cento circa dell’intero fatturato – le  destinazioni dell’Oceano Indiano, trainate da esclusive come quelle sul Kudafushi resort alle Maldive, sul Victoria Beachcomber a Mauritius o sul Tsarabanjina in Madagascar. “Abbiamo ridisegnato la programmazione Australia, inserendo anche i nostri tour Voyager e assumendo personale a Sydney. Per l’accoglienza in Polinesia offriamo il meet & greet direttamente in aeroporto sottobordo saltando l’immigration e in Giappone abbiamo la possibilità di offrire servizi in lingua italiana a prezzi competitivi”.

Operazione Cina
Fra le altre operazioni che hanno favorito la crescita, quella sulla Cina in collaborazione con Neos, “dalla quale ci attendiamo entro fine anno un volume pari a circa mille600 passeggeri”.

Thailandia in calo
Qualche meta che tuttavia non performa come dovrebbe c’è. “La Thailandia sta soffrendo molto in quanto non garantisce più quel rapporto qualità-prezzo che ne ha decretato il successo negli scorsi anni. L’incremento della valuta, attestatosi sul 30 per cento negli ultimi tre anni, ha causato un aumento dei prezzi al quale si è sommato quello praticato dai fornitori locali. Lieve calo anche sul Canada, che tuttavia per noi significa piccoli numeri, e calma piatta sul fronte caraibico”.

In compenso, decisa ripresa della Giordania e grande interesse anche per le destinazioni di Essentia, “fuori dal nostro tradizionale perimetro come Iran, Libano, Africa orientale, Namibia in campo tendato. Si tratta di una linea di prodotto dedicata ai viaggi avventura, con un’organizzazione tailor made e un booking dedicato, che ci procura un fatturato di circa 7 milioni e che presenta ottime potenzialità di incremento”.

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