“Ecco la verità su Atlantide”Arkus replica alle accuse

"Non solo ci troviamo di fronte a una violazione della buona fede contrattuale, ma abbiamo anche subito un vero e proprio tentativo di frode". Non lasciano spazio a riconciliazioni le parole pronunciate dal direttore finanziario di Arkus Network Salvatore Tuttolomondo sulla trattativa tra Partours spa e Viaggi di Altlantide.

Una trattattiva non solo sfumata, ma che ora sembra inesorabilmente finire in tribunale come ha spiegato Tuttolomondo nel corso di una conferenza stampa convocata oggi nel quartiere generale del gruppo a Roma, vicino San Pietro. "Nei confronti di Radici (Pierre, ad del tour operator bresciano, ndr) andremo avanti con una denuncia per tutelare il nostro buon nome e la reputazione commerciale. Di fatto ci siamo trovati di fronte a una situazione debitoria molto diversa da quella prospettata nel contratto preliminare".

La ricostruzione dei fatti
Una situazione che spetta al general manager di Arkus Network, Federico Lombardi, chiarire: "Nei giorni successivi alla firma, quando ci siamo seduti al tavolo con i singoli creditori, abbiamo immediatamente capito che i debiti dei Viaggi di Atlantide erano il doppio di quelli dichiarati e da una debitoria complessiva di 2,9 milioni di euro si è passati ai 5,1 milioni, di cui solo 2,4 quelli relativi al vettore Neos".

Il caso Neos
Quanto al vettore di casa Alpitour, che proprio lo scorso aprile aveva interrotto i servizi charter per il gruppo per presunte inadempienze contrattuali, Tuttolomondo non ha dubbi: "Le accuse di Neos sono prive di fondamento. Ora chiediamo il ripristino del corretto modus operandi da parte del vettore" e una "rettifica, attraverso un comunicato da parte dell'Enac, che chiarisca chi dice la verità. Noi  - ha aggiunto - siamo tranquilli e siamo pronti a documentare la nostra posizione punto per punto".

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