I parlamentari inglesi contro i vertici di Thomas Cook: “Basta scaricare le responsabilità”

“Tutti hanno incolpato chiunque, tranne loro stessi”. Questo lo sfogo di Rachel Reeves, la deputata britannica che si occupa delle indagini sul crac di Thomas Cook, a proposito dei manager della compagnia. Una dichiarazione dura, che ha chiamato in causa l’atteggiamento dei vertici dell’azienda all’indomani del fallimento.

“Non danno la colpa alle decisioni che hanno preso” ha rincarato la dose la deputata, come riporta travelmole.com. Elencando poi le varie cause addotte per il default: “È la cenere vulcanica, è il clima caldo del Regno Unito, è il deprezzamento della sterlina o il debito acquisito da qualcun altro”. E invece, aggiunge, “Sarebbe bello sentire qualcuno di Thomas Cook che dice ai clienti, ai fornitori e ai dipendenti ‘Abbiamo sbagliato’”.

Il portale di informazione trade britannico ha spiegato che il management precedente ha rifiutato di affermare che tra le cause ci fossero le condizioni della fusione con MyTravel.

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