Un’estate italiana:spiagge sold out, città d’arte in difficoltà

Vince ancora il mare. Anche con l’assottigliarsi dell’offerta, inevitabilmente limitata dalle restrizioni legate al Covid, il balneare domina la stagione, riversando la crisi sulle città d’arte.

I dati ripresi da rainews.it, elaboratori da Fipe Confcommercio, segnalano un calo tra il 30 e il 50% per il fatturato delle città d’arte, mentre ad esempio in Toscana non è disponibile un posto al ristorante fino al 24 agosto.

La montagna
Ma la vera rivelazione di questa estate è la montagna, dove agosto sta patendo meno di altrove: i fatturati e l’occupazione si piazzano all’80% rispetto allo scorso anno.

Il vero nervo scoperto sono le città, dove il 70% delle attività ha preferito chiudere i battenti. E chi non lo ha fatto ha visto calare i fatturati del 50-60%.

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