Serra e il miraggio della Cina: “Ma sarà una sfida intrigante”

Dovremo attendere la primavera del prossimo anno per una riapertura vera e robusta del mercato cinese.

Lo ha anticipato un profondo conoscitore del Paese come Michele Serra, che ha spiegato cosa è successo negli ultimi 3 anni: “In tre anni di Covid il processo di avvicinamento all’Occidente iniziato da Deng Xiao Ping negli anni ’70 è stato praticamente azzerato”. Il presidente del Quality in molte occasioni ha sostenuto che per parlare di ripresa vera sarà necessario attendere anche la riapertura del mercato cinese. Quel mercato che offriva collegamenti giornalieri con molte città europee ed ora resta in stand-by.

Serra, che ha salutato recentemente con grande soddisfazione il rientro sul mercato del Giappone, sembra invece nutrire poche speranze nell’attivazione del gigante cinese in tempi cortissimi.
“L’industria del turismo dovrà farci i conti. Questo perché si troverà davanti più a una e gigantesca e inaccogliente Corea del Nord che a un contraltare asiatico degli States, come noi la sognavamo”.

L’accensione di un bacino senza limiti come la Cina slitta ormai di mese in mese e, lo stesso Serra, chiude il suo intervento  sottolineando che “sarà paradossalmente più interessante e intrigante che mai, ma meno aperta e ospitale. Una sfida per noi che ci lavoriamo da 45 anni”. La solita analisi fredda e puntuale di un imprenditore che in queste zone del mondo ha costruito una parte dei suoi successi. Ora ripetersi sarà veramente un’impresa.

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