Proteste anche dai tour operator: "Una soluzione impensabile"

"Diciamo 'no', senza se e senza ma". È Andrea Mele, rappresentante Astoi al tavolo dell'Apjc e titolare de I Viaggi del Mappamondo, a dar voce al mondo dei t.o. di fronte all'ipotesi di scadenza settimanale per il pagamento del Bsp. "Il nostro problema non risiede solo nell'incasso del denaro relativo alla biglietteria - entra nel dettaglio Mele -, come potrebbe essere per le adv. Dobbiamo considerare che il biglietto è parte di un pacchetto che noi assembliamo, e per cui ci vogliono dei tempi che vanno ben oltre la settimana". Ma a questa difficoltà Mele affianca ulteriori questioni: "Anzitutto il time-limit: la proposta farebbe riferimento alla data di emissione del biglietto, non a quella effettiva dei voli - spiega -. In secondo luogo, se il vettore a cui ci siamo rivolti dovesse fallire? Non esiste ancora neanche un fondo di garanzia a tutela dei passeggeri. È una soluzione impensabile". Infine, una scelta applicata solo al mercato italiano "andrebbe a cozzare contro il carattere internazionale della Iata. È una proposta che bisognerebbe discutere almeno in sede europea, rivedendo l'intero contratto, non solo una clausola". Se però si aprisse la possibilità di rendere tale proposta opzionale, "in linea di massima saremmo favorevoli: ciascun soggetto potrebbe valutare autonomamente la sostenibilità di questa scelta".

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