Spagna dei t.o.:"Il business non rallenta"

Un Paese sotto i riflettori. La Spagna è un sorvegliato speciale non solo da parte degli analisti finanziari, ma anche dei tour operator, soprattutto dopo l'aumento delle tasse aeroportuali, il rincaro dell'Iva e l'ultima mossa di Ryanair, che ha in programma il taglio di alcune tratte dall'Italia.


Le ripercussioni per l'industria dei viaggi del nostro Paese non sono, tuttavia, rilevanti, e il prodotto continua a tenere banco.

"La stagione non è facile – ammette Claudio Delmonte, product manager Spagna del Gruppo Alpitour -: nel bacino mediterraneo la Spagna è sicuramente la destinazione che soffre di meno, ma soffre comunque". In questo quadro, i villaggi sono il prodotto che sta dando i risultati migliori: "Parlo degli iClub, ma anche dei SeaClub di Francorosso – sostiene Delmonte -. Su questi prodotti concentriamo le promozioni e il volume di prenotazioni ci sta premiando".

La tendenza al last minute, anche sulla Spagna, è il dato principale per Eden Viaggi. “L’inizio dell’estate sta confermando quanto è accaduto durante tutto l’anno – spiega Angelo Cartelli, direttore commerciale e marketing di Eden Viaggi -, ovvero una tendenza alla prenotazione sotto data e una grande attenzione al prezzo e alle promozioni. Registriamo un calo per la Spagna rispetto allo scorso anno, che però è stato un anno particolare a causa degli avvenimenti relativi al Nord Africa. La destinazione sta dando segnali di ripresa, grazie anche alla notevole offerta Eden sulle Baleari (5 Eden Village, 4 Eden Gold, più altre 34 strutture a marchio) e al rapporto qualità-prezzo".

Nessuna frenata brusca anche in casa Settemari: "Non rileviamo rallentamenti – dice Federico Gallo, direttore prodotto per Settemari – e non mi aspetto grandi reazioni alle ultime notizie. È un discorso diverso rispetto alla Grecia, che è stata sotto l'attenzione prolungata dei media: la Spagna ha beneficiato del calo sull'Egeo e ad oggi, pur essendoci ancora disponibilità, gran parte dei giochi sono fatti".

Le tasse aeroportuali

"La destinazione non ci sta dando alcun problema – conferma Eleonora Polizzi, responsabile prodotto Spagna per 4Winds -. Viaggiando con Iberia, la riduzione dei voli da parte di Ryanair non ha avuto ripercussioni sulla nostra attività, che si orienta perlopiù su un segmento alto di clientela".

"Le tassazioni aeroportuali spagnole - conferma Elisabetta Pavanello, responsabile commerciale Italia di Swan Tour - incidono in maniera abbastanza lieve e le Baleari, partite un po' in sordina, stanno ora accelerando". Peraltro, l'aumento delle tasse aeroportuali incide fino ad un certo punto per i t.o. "Noi abbiamo agito nell'unico modo possibile – dice Gallo di Settemari -. Comunicandolo con 20 giorni di anticipo, le stiamo caricando sui clienti. I prezzi sono ormai così limati all'osso che non possiamo farci carico di altri balzelli". Identica la mossa del Gruppo Alpitour, come spiega Delmonte: "Anche noi giriamo ai clienti l'aumento delle tasse aeroportuali, non possiamo fare altrimenti".

"Perché il problema - sostiene Marco Pascucci, responsabile prodotto Spagna e Portogallo di Dreamland - non sono i due euro di tasse aeroportuali aggiuntive. Non sono queste le imposte che fanno paura ai clienti. Il vero problema è che la gente è demoralizzata: la crisi è anche psicologica e gli italiani sono tutti preoccupati, anche quelli che non ne avrebbero motivo".

I primi risultati

Malgrado questo, "la Spagna continua a dimostrarsi una destinazione di successo, anche per la fedeltà di un ampio numero di clienti repeater - osserva Domenico Cocozza, product department director King Holdays -. A ciò si aggiunge la sua capacità di attrarre un target eterogeneo, offrendo un buon rapporto tra qualità e prezzo".

Nessuna ripercussione sulle prenotazioni anche per InViaggi, come conferma il direttore commerciale Isabella Candelori. "Le vendite non hanno subito contrazioni per questi ultimi fatti – dice -. Piuttosto, il Paese non ha preso il largo grazie alla ripresa di Egitto e Tunisia, e i dati del 2011 non sono stati replicati. Ma abbiamo riscontri positivi, soprattutto su Ibiza e Formentera".

Non nasconde le difficoltà del momento Davide Valpreda, responsabile marketing de I Viaggi delle Pleiadi: "Il prodotto Spagna ci dà ancora soddisfazione - dice -, anche se non registra i numeri degli altri anni. Il problema non sono le difficoltà dell'economia spagnola, ma quelle della nostra. Tuttavia, l'ampio ventaglio di scelta ci consente di accontentare e, quindi, mantenere fasce trasversali di clientela".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana