Filippetti, Astoi: "Il rialzo dell'Iva è un altro aggravio fiscale per le imprese"

Il ritocco dell’Iva previsto dalla Legge di Stabilità non piace ad Astoi Confindustria Viaggi.

"Siamo nettamente contrari all’aumento - ha dichiarato Nardo
Filippetti, presidente dell'associazione dei t.o. -. Sebbene dimezzato
rispetto alle misure contenute nella Manovra dell’anno scorso, porterà con sé un ulteriore decremento dei consumi e un aggravio di tassazione per le imprese del settore".
Astoi chiede pertanto l'introduzione di un meccanismo perequativo che consenta alle agenzie di viaggi e ai tour operator di non rimanere colpiti dal rialzo dell'1 per cento dell'imposta.

"Per via della particolare metodologia di calcolo dell’Iva a cui sono tenuti gli operatori turistici - puntualizza Filippetti -, la differenza di aliquota fra i servizi acquistati per l’allestimento del pacchetto turistico e l’imposta applicata sul pacchetto, in misura ordinaria, rimane a carico dell’operatore,
che quindi subisce l’Iva come un costo".

L'associazione si dice, invece, soddisfatta per l'annunciata riforma del Titolo V della Costituzione, che prevede che il turismo torni materia concorrente, "consentendo nuovamente allo Stato - commenta il presidente di Astoi - di emanare linee guida per riprendere in mano la governance di un settore strategico".

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