Burgio allo scoperto: "Semplificare Alpitour"

È il suo debutto ufficiale, nella veste di numero uno del maggiore gruppo turistico italiano, davanti alla platea degli agenti di viaggi.

Gabriele Burgio, presidente di Alpitour, si presenta a coloro che nei prossimi mesi dovranno vendere il prodotto della sua azienda con una parola d’ordine: semplificare.

Il lavoro di Burgio in Alpitour, dunque, parte dall’organizzazione stessa dell’azienda, prima ancora che dal prodotto (anche se su quest’ultimo fronte le novità non mancano). Pulizia e razionalizzazione sono due dei termini che ricorrono più spesso nel discorso di apertura del presidente. “Nell’ultimo periodo ci sono state molte ‘distrazioni’ - afferma -: dal cambio di proprietà fino al trasferimento nella nuova sede”. Come dire: dopo le questioni organizzative, ora bisogna parlare di business. Qualità, rigore, serietà le tre leve sulle quali, secondo le sue stesse parole, Burgio intende fare forza per costruire la nuova Alpitour, sotto l’insegna dei fondi di investimento.

Sul fronte del prodotto, due le principali novità annunciate: da un lato il varo del catalogo annuale, dall’altro il progetto della multifrequenza. Ovvero, entrare in competizione con le low cost sul terreno della flessibilità. Il progetto (che verrà lanciato per l’inverno su Sharm ma che nell’estate si espanderà anche ad altri prodotti) ruota intorno a un maggior numero di frequenze sulle destinazioni, con la possibilità di creare pacchetti fuori dal classico schema 1 o 2 settimane, con durata variabile dai 4 ai 14 giorni.

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