Il tandem Gallo-Ezhayaper rilanciare Alpitour

Lei è diventata famosa per un post del nostro blogger siciliano. Lui invece poteva andare a guidare Hotelplan ma il fascino di Alpitour ha vinto ancora. Così ora occupa la poltrona di direttore commerciale del gruppo.

Bruna Gallo e Pier Ezhaya hanno nelle mani il futuro di Alpitour. Non pensate che sia uno scherzo, perché per risollevare Alpi dovranno trovare il modo di buttare entusiasmo su una struttura accusata da più parti di immobilismo. Forse  sarà anche necessario inventarsi un modo nuovo di parlare con le agenzie di viaggi.

In fondo la storiella che basta proporre il catalogo con il marchio del leader per vendere in agenzia non funziona più. I due dovranno forse anche dimenticarsi che il loro presidente Gabriele Burgio vuole risultati subito e ogni tanto si fa troppo prendere dal suo vecchio amore che si chiama hotel.

Potrebbe bastare questo per fare un breve ritratto di Ezhaya e Gallo. Ma oggi serve qualcosa in più per capire se fanno sul serio, se hanno capito che tutto il mondo del tour operator è arrivato all’ultimo giro di giostra.

Lei, la Bruna, ti guarda seriosa perché vuole capire se hai preso informazioni su di lei. Magari da qualche adv incontrato nel suo girovagare tra un'uscita e l'altra dell'autostrada A4. Poi si rilassa e si lascia scappare un sorriso. Pier invece raccomanda prudenza e non ama le domande scomode. Meglio una parola in meno per non urtare la suscettibilità di nessuno. La filosofia di un tempo dove ricevevi un comunicato e dovevi farlo bastare è ormai defunta. Oggi con Facebook e twitter che impazzano, notizie e critiche su Alpitour arrivano ovunque.

Critiche che Gallo ammette. Poi abbassa un poco gli occhiali scuri e prova a spiegare che: “Non ci siamo tirati indietro e sappiamo bene che negli ultimi tempi abbiamo lasciato qualcosa per strada. Ora bisogna tornare a dare tranquillità al cliente e soprattutto dobbiamo essere sempre pronti a rispondere ai cambiamenti del mercato. Ora siamo determinati”.

Oltre i dubbi del mercato
Un mercato che lascia però forti dubbi al neo direttore commerciale Ezhaya: “Credo sia la fase più difficile da quando faccio questo mestiere. Si battaglia su ogni singola pratica e dobbiamo cercare di mantenere la barra a dritta. Per darle un’immagine calcistica direi che giochiamo sempre su un campo scivoloso. Poi alcuni concorrenti attraversano una fase delicata e tutto il segmento rischia di vacillare”.  

Concorrenti che negli ultimi tempi cadono come mosche e la Gallo preoccupata sostiene, “deve essere chiaro a tutti che a noi servono competitor sani in grado di stimolare il business”.

È necessario competere con aziende in grado di mettere sul mercato prodotti di valore dicono in coro i due di Alpitour. Poi Ezhaya si lascia andare e spiega che “Marcelletti è un buon esempio di operatore concentrato che lavora bene. Uno specialista vero”.

Poi la tensione scende e allora i due manager iniziano a dialogare su destinazioni e su personaggi del settore che vanno e vengono.
Bruna Gallo confida nella ripresa a pieno regime dell’Egitto e guarda con attenzione “alla crescita del Messico. Mi piace”.

Un nuovo approccio con la distribuzione
Per il direttore commerciale bisogna invece tenere d’occhio la crescita del Sud Est asiatico. Magari cercando un nuovo approccio con le agenzie di viaggi che sbuffano e soffrono per un rapporto non lineare con il leader. “Ci prendiamo le critiche, ma diciamo basta alla conflittualità tra operatore e distribuzione. Quelli che vogliono lavorare con noi troveranno sempre la porta aperta, però i tempi cambiano e ci aspettiamo impegno da parte di tutti. Noi invece sappiamo di dover essere affidabili e dare qualità”.

Resta da capire se e come il nuovo direttore commerciale di Alpitour si confronterà sul mercato con attori in evoluzione e concorrenti finiti in acque pericolose. “La qualità del prodotto targato Premium ci ha sempre dato soddisfazioni anche in stagioni così travagliate”. Sorride e guarda Bruna Gallo. Lei immobile dietro i suoi occhiali scuri inizia a programmare i suoi viaggi su e giù per l’Italia.

Intanto tra pochi giorni la convention di Premium sarà di scena a Milano e saranno loro due sotto i riflettori. Bisogna svoltare in fretta per trovare, forse ritrovare, quella fascia di clientela che si identifica con Alpitour. Se esiste ancora, bisogna andare a cercarla e convincerla. Non sarà facile.

twitter @removangelista

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