De Blust, Ectaa: "L'intermediazione europea è più solida che mai"

"Tutti i profeti che l'hanno annunciata si sono sbagliati clamorosamente. La scomparsa dell'intermediazione non solo è ancora lontana, ma le agenzie rimaste sono più forti di prima".

A parlare dello stato di salute dell'intermediazione è il segretario generale dell'Ectaa, Michel de Blust (nella foto) che, pur riconoscendo come la crisi e l'avvento delle vendita online abbiano messo a dura prova il ruolo del dettagliante, si dice comunque pronto a scommettere sulla capacità di sopravvivenza e innovazione dell'intero comparto.

"Rispetto ad altri mestieri, il lavoro dell'agente di viaggi è quello che è cambiato di più negli ultimi anni. Da semplice erogatore di biglietti e di servizi turistici - spiega De Blust - ha dovuto trasformarsi, e in maniera piuttosto rapida, in consulente di viaggi in grado di guidare la clientela verso prodotti sempre più segmentati".

Un trasformismo, questo, che ha premiato, come in una selezione darwiniana, solo quei dettaglianti capaci di adattarsi ai nuovi tempi.

"Quindici anni fa - enumera il segretario generale - avevamo 90mila agenzie in 15 Paesi per un fatturato globale di 200miliardi di euro, mentre ora, con un Europa allargata a 30 Stati, abbiamo 70mila aziende in grado di produrre da sole 190 miliardi di euro di fatturato".

Evidenze, secondo de Blust, che provano come "le quote di mercato dell'intermediazione non siano di fatto diminuite, ma al contrario consolidate".

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