Battifora alle agenzie: "Fidatevi di Hotelplan"

Si apre il portellone e scende dalla scaletta a passo svelto. Luca Battifora accende subito una sigaretta, poi attacca: "Tre giorni a Berenice ad alta intensità tra fornitori, corrispondenti e agenzie di viaggi".

Il ceo di Hotelplan Italia è uscito allo scoperto dopo settimane passate ad entrare e uscire dalle trattative sindacali.

Si riparte?
"Sappiamo che non siamo soli. Oggi ci sono i presupposti per giocare la partita. Da Berenice mi porto a casa la consapevolezza che ci attende un grande lavoro".

Sono state settimane impegnative sotto tutti i punti di vista…
E' stato difficile sotto per la parte operativa, economica, professionale e mi faccia dire anche emotiva. Mi rendo conto che abbiamo presentato un piano pesante.

Quanti esuberi?
Si pensava 180 nella prima fase, ma alla fine siamo scesi a 154 in mobilità grazie ad alcune soluzioni alternative. Oltre a quello il mio pensiero correva anche all'andamento aziendale.

Spieghi meglio
Era necessario tenere il timone per fare andare avanti Holtelplan secondo i piani. In questa fase tutto il personale ha dato prova di grande professionalità e mi rendo conto che lo sforzo è stato grande.

Confermati Paganoni e Introna al vertice dell'area business?
Assolutamente, Barbara e Fabio sono due riferimenti fondamentali nel piano di rilancio aziendale.

Ci avviciniamo alla fase calda. Le vendite preoccupano?
Siamo in un momento difficile per tutti. Le prossime 8 settimane saranno decisive per il nostro risultato finale (chiusura di bilancio 31 ottobre n.d.r.). Oggi accusiamo una flessione del balneare e una discreta performance di Australia, Canada e Usa. Bene invece Thailandia, Giappone e Cina.

La proiezione per fine esercizio cosa dice?
Nel 2012 il bilancio si chiuse con 112 milioni di euro di fatturato, ma all'interno si contavano anche le vendite delle adv, di Secret e dell'area incentive.
Ora lavoriamo su un perimetro diverso.

Però l'inizio stagione si farà sentire?
Inevitabile che i brand Hotelplan e Turisanda registrino un calo dei ricavi, ma il lavoro sulla redditività inizia a farsi vedere.

In sostanza, parliamo di vendite in calo a doppia cifra?
Certo, non stiamo performando meglio del mercato. Penso che la differenza di fatturato sarà tra il 10 e il 12 per cento.
Ma si tratta di una cifra ampiamente condivisa con Zurigo in fase di progettazione.

I fornitori non vi hanno comunque abbandonato?
Infatti la reputazione di questa azienda fa ancora la differenza. Ora dobbiamo dimostrare a tutti che fanno bene a contare su di noi.

Anche i dettaglianti?
Soprattutto loro. Molto è nelle loro mani e per questo in queste settimane io per primo e tutti i miei collaboratori prenderemo la valigia per andare nei negozi. Dobbiamo fare vedere che siamo al loro fianco, per davvero però.

È vero che ha detto ai suoi che nei prossimi mesi vi giocate il futuro?
Ho detto che l'85 per cento dei nostri 112 dipendenti sarà concentrato sul business, quindi area operativa, commerciale e prodotto. Abbiamo sbilanciato l'azienda per cercare di riprenderci quote di mercato. Comunque se il tour operator non torna a recitare questo ruolo non può andare lontano.
Vale per tutti non solo per Hotelplan.

Twitter @removangelista

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