Pacchetti viaggio, i punti chiave dell'Ue per la nuova direttiva

Emergenze, cancellazioni, truffe: i problemi dei viaggi d'estate riportano alla ribalta la necessità di normative più rigide.

È l'obiettivo della Commissione europea, al lavoro per rafforzare la direttiva sui pacchetti viaggio, innalzando il livello di tutela dei turisti che prenotano vacanze tutto compreso.

Il vecchio decalogo è dunque in fase di revisione e aggiornamento, anche in virtù dei nuovi orientamenti e abitudini dei consumatori europei sul piano delle modalità e dei canali d'acquisto. E forse già entro fine anno potrebbe entrare in vigore il nuovo codice di condotta.

Secondo le prime anticipazioni, pubblicate in una nota sul sito web dell'Unione europea, sono previsti controlli più severi sulle surcharge, che non potranno superare il 10 per cento; un potenziamento dei diritti derivanti dalle cancellazioni, con la possibilità di recedere dal contratto senza pagare penali in caso di disastri naturali o guerre civili o altre situazioni compromettenti nella destinazione di viaggio; inoltre, sconti nel caso in cui non vengano corrisposti correttamente i servizi richiesti, come forma di risarcimento da vacanza rovinata.

Ma, soprattutto, la nuova normativa vuole che ci sia un unico contatto a cui rivolgersi se qualcosa non funziona come dovrebbe durante il viaggio. "I consumatori - precisa il comunicato della Commissione Ue - potranno indirizzare i propri reclami direttamente agente di viaggi dettagliante dal quale hanno comprato il pacchetto".

Il nuovo testo prevede, inoltre, che le aziende turistiche non abbiano più l’obbligo di ristampare gli opuscoli in caso di modifiche.

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