Il commento del direttore
Remo Vangelista
Cresce il peso del prodotto crocieristico in agenzia di viaggi: un trend che, secondo l'Italian Cruise Watch 2013, è destinato ad aumentare in modo costante anche nei prossimi anni.
In un periodo difficile per il mercato, la crociera rimane una certezza su cui puntare, soprattutto per la distribuzione: perché è proprio dietro il bancone delle agenzie di viaggio che questa modalità di vacanza viene venduta in maggiore quantità.
Se le stime del 2013 registrano un 14 per cento di adv dove il peso delle crociere sul giro d'affari totale è di oltre il 30 per cento, questa percentuale nel 2014 è destinata ad aumentare fino a oltre il 17 per cento (era l'8,8 per cento nel 2003). Di pari passo, diminuisce il numero di agenzie per cui il peso del prodotto crocieristico conta meno del 10 per cento sui ricavi finali.
Si tratta di un dato che fa riflettere e che conferma il ruolo centrale dell'intermediazione: soprattutto, se si paragonano le previsioni generali di andamento delle crociere in Italia nel 2014 rispetto alle attese delle adv. Nel 2014, infatti, i numeri lasciano intravvedere una diminuzione di passeggeri e toccate navi: un quadro che assume tinte completamente diverse in agenzia di viaggi. La percentuale di agenti che prevede un aumento del giro d'affari generato dal solo prodotto crociera è destinato a passare dal 36 per cento del 2013 al 43 per cento del 2014. E solo il 10 per cento degli adv, a fronte degli attuali 25 per cento, mette in conto una diminuzione l'anno prossimo.
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