Le promesse del 2014

Anche il mondo del turismo si è lasciato alle spalle senza rimpianti un 2013 difficile. Ma il 2014 appena arrivato porta con sé una serie di questioni che aspettano una soluzione o che sono attese alla prova dei fatti.

I nomi sono famosi, gli occhi di tutti sono attenti. Si parla di Valtur, di Alitalia, di Alpitour e del Mar Rosso, dell'assalto a Fiumicino e del decreto Valore Turismo promesso dal ministro Massimo Bray.

Con ordine.

Valtur, innanzitutto. Il marchio e le strutture sono passate nelle mani di Orovacanze: il patron, Franjo Ljuljdjuraj, aveva promesso di illustrare i dettagli del piano industriale a fine novembre 2013, ma ad oggi tutto tace. Forse il 2014 porterà le novità che si aspettano sul fronte di uno dei brand più noti del tour operating italiano.

Chi ha chiuso l'anno con il botto è invece stata Alpitour, che ha atteso la fine del 2013 per lanciare una riorganizzazione globale, un vero new deal. Questo sarà l'anno della verifica: la strategia lanciata dal Gruppo saprà rispondere alle necessità della base distributiva?

Una base distributiva che, a fine anno, ha visto nascere il brand Geo da Bravo net-Hp Vacanze, confermando il dinamismo dei network, un settore dal quale potrebbero emergere ulteriori novità nel corso di quest'anno.

Nei cieli italiani
Altra questione ancora aperta è quella di Alitalia. La compagnia è alla ricerca di un socio, che porti ossigeno e capitali freschi: la fine del 2013 ha portato la notizia di un interessamento fattivo di Etihad ad investire nel vettore, ma si è ancora in attesa di una conclusione della vicenda.

A cascata, la situazione non rosea di Az ha aperto nuovi spazi alle compagnie straniere e low fare, che sono partite con un vero e proprio assalto a Fiumicino: da easyJet a Vuelig alla stessa Etihad fino all'immancabile Ryanair, sono tutti i in corsa per occupare la loro fetta di territorio a Roma.

Le destinazioni
A tenere con il fiato sospeso il 2013 ci ha pensato l'Egitto, con la chiusura del Mar Rosso che tanto ha fatto faticare sia la produzione che la distribuzione di viaggi. Ora, almeno per i resort, la macchina sembra essere ripartita a pieni giri, nella speranza che la meta si confermi protagonista (questa volta in positivo) del nuovo anno.

Sul fronte incoming, invece, si è in attesa del promesso decreto Valore Turismo, che dovrebbe dare risposte (e fondi) ad un comparto messo sempre più in difficoltà dalla maggiore competitività delle destinazioni internazionali.

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