I Grandi Viaggi:un esercizio tutto in salita

I Grandi Viaggi si lascia alle spalle un anno difficile. Le cifre presentate nel progetto di bilancio 2013 (approvato ieri dal cda) scontano sia la situazione economica generale che i mancati ricavi dovuti al sequestro cautelativo dei villaggi Baia Samuele e Marispica (al primo sono stati tolti i sigilli lo scorso ottobre, al secondo il 7 gennaio 2014).

Due contesti al quale l'azienda ha controbattuto con "politiche commerciali particolarmente aggressive - come si legge nella nota dell'operatore -, grazie alle quali si è registrato un miglioramento rispetto al precedente esercizio per quanto concerne le altre destinazioni italiane di proprietà".

In definitiva, iGV archivia un anno in leggero miglioramento per quanto riguarda alcuni indicatori relativi alla marginalità, anche se con ricavi in flessione e un risultato netto ante imposte in terreno negativo.

"Le strategie adottate dalla società - prosegue la nota - hanno consentito di mantenere alto il livello di occupazione dei villaggi e ridurre i costi, migliorando così la marginalità". L'ebitda passa infatti dai -2,6 milioni di euro del 2012 a -2,1 milioni nel 2013, mentre l'ebit passa da -8 a -7,2 milioni. Il risultato netto ante imposte si attesta a -75 milioni, contro i 7,8 dell'esercizio precedente.

A livello di ricavi, iGV rileva una flessione da 67,5 a 61,3 milioni.

Per quanto riguarda i villaggi di Marispica e Baia Samuele, I Grandi Viaggi precisa che "in entrambi casi i sequestri (effettuati nell'ambito di inchieste sull'inquinamento, ndr) sono stati revocati perché i fatti imputati alla Società non sussistono".

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