Operatori e fallimenti: le regole dell'Europa

Obbligo per gli organizzatori di pacchetti turistici di presentare all'Unione Europea uno 'schema di insolvenza' in caso di fallimento. È questo uno dei punti della nuova direttiva sui pacchetti di viaggio approvata ieri dal Parlamento di Strasburgo.

In base al testo passato al vaglio dell'assemblea, che punta ad aumentare le tutele per i consumatori finali, i tour operator (o comunque gli organizzatori del viaggio) dovranno precisare un piano per garantire soggiorni e rientri dei propri clienti in caso di chiusura dei battenti. "Il che si tradurrà, sostanzialmente, in un'assicurazione che si accolli le spese", chiarisce Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d'Italia e coordinatore della task force turismo del Parlamento Europeo.

Il testo, comunque, prevede anche altri adempimenti per gli organizzatori. In caso di cancellazione o spostamento del volo aereo di oltre 3 ore, "nel caso in cui il ritardo sia annunciato prima della partenza - spiega Fidanza - il passeggero può scegliere se accettare la modifica, richiedere un pacchetto alternativo o ricevere il rimborso di tutto il viaggio". Nel caso invece in cui il ritardo sia annunciato in aeroporto, scattano le regole già previste dalla precedente normativa approvata in sede europea poche settimane fa.

Ora il testo è stato approvato "in prima lettura - specifica Fidanza -. Ora si apre il negoziato tra Parlamento e Consiglio, che porterà a un testo comune. Una volta redatto il testo definitivo, ci saranno 18 mesi per l'entrata in vigore".

Dunque, il cammino è ancora lungo e alcuni dettagli potranno essere modificati.

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