Obiettivo lungo raggio: la strategia di Etihad per Alitalia

Missione 2017: è questa la deadline per il ritorno in attivo di Alitalia secondo il piano messo a punto da Etihad. Nessuno sconto in programma, ma una tabella di marcia serrata come da diktat della filosofia del ceo James Hogan: si investe in un progetto solo se questo può fare utili.

Per arrivare al risultato i nuovi vertici lavoreranno insieme ai soci emiratini per un programma che, a livello operativo, punterà molto su sinergie e soprattutto sullo sviluppo dei collegamenti a lungo raggio. Grazie a una progressiva crescita e svecchiamento della flotta, nei prossimi anni Alitalia sarà in grado di servire 10 nuove rotte intercontinentali, con un ottica che guarda al turismo outgoing, ma soprattutto incoming.

Tra i nomi delle destinazioni, secondo quanto riportato da Repubblica, circolano quelle di Pechino e Shanghai, per conquistare il mercato cinese, ma anche San Francisco, Santiago del Cile e Seul.  In appoggio alla nuova strategia verrà attivato un piano di innalzamento della qualità del servizio, anche questo realizzato per catturare i mercati esteri.

Sul fronte interno ci sarà il programma per potenziare Linate, ritenuto strategico per il mercato del Nord Italia, senza depotenziare al contempo Malpensa e Fiumicino, evitando così l’ostilità di chi difende Mxp a spada tratta. L’occasione per fare partire questo programma sarà Expo 2015, quando il boom di arrivi consentirà di aprire nuove porte sul Forlanini. In caso di esito positivo l’apliamento potrà essere poi considerato definitivo. In contemporanea ci sarà il disimpegno sulle rotte brevi, ormai già terra di conquista delle low cost, e l’attivazione delle sinergie con gli altri partner di Etihad.

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