Il commento del direttore
Remo Vangelista
Presto non si vedranno più mucchi di bottigliette d'acqua, profumi e barattolini di marmellate sequestrati ai controlli di sicurezza degli aeroporti. È infatti in fase di sperimentazione in 65 scali europei uno scanner che potrebbe migliorare di molto l’esperienza in aeroporto dei viaggiatori: lo scanner per i liquidi.
Lo strumento, che potrebbe mettere un punto alle restrizioni aeroportuali in materia al trasporto dei liquidi nei bagagli entro il 2016, è in grado di scannerizzare tutti i liquidi e di verificare se si è in presenza o meno di qualcosa di pericoloso.
Come si legge su il messaggero.it, il macchinario costa circa 50mila euro e funziona mettendo su un nastro scorrevole i materiali da analizzare. Grazie a uno schermo, sarà poi possibile individuare quali contengono delle minacce per la sicurezza.
"Facciamo entrare la luce in una serie di sezioni e osserviamo come si propaga attraverso il gel o il liquido – spiega più nel dettaglio Paul Loeffen, Ceo di Cobalt -. Finiamo la nostra analisi confrontando i segnali rilevati e inserendoli all'interno di un software di elaborazione".
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