Vettori esteria caccia di assunzioni

L'altra faccia dell'invasione straniera nei cieli italiani si chiama lavoro.

Da Ryanair a easyJet passando per Volotea e, ultima in ordine di tempo, Vueling, l'assalto ai cieli italiani per coprire i vuoti lasciati da Alitalia, Air One e Meridiana sta portando nuove occasioni per il mercato del trasporto aereo di casa nostra; e la parola recruitment è in pochi mesi entrata nel vocabolario corrente del settore.

In prima fila in questo processo il vettore irlandese guidato da Michael O'Leary, che proprio la scorsa settimana ha messo l'ultimo tassello per arrivare al sorpasso di Az, con le nuove rotte da Roma. Un piano di espansione continuo sulla Penisola supportato, solo per il 2014, da oltre 1500 assunzioni; e i colloqui proseguono ancora anche nel mese di novembre in numerose città italiane.

Sono circa cento invece i lavoratori che easyJet ha reclutato per il potenziamento della presenza sull'aeroporto di Napoli, cifra simile a quella di Volotea, alla ricerca di personale in particolare nel Sud Italia dove la compagnia spagnola aumenterà i collegamenti verso Nord, Venezia e Verona in particolare. E proprio ieri il patron di Vueling Alex Cruz, annunciando il raddoppio dell'offerta su Roma Fiumicino, ha anticipato che partirà la ricerca di circa 60 piloti sul territorio.

E poi ci sono le compagnie del Golfo, come Emirates, partita nei mesi scorsi dopo il rafforzamento della presenza in Italia, e, ultima in ordine di tempo, Etihad: in questo caso un'operazione congiunta con Alitalia reclamizzata con pagine intere di pubblicità sui giornali e finalizzata sia al reclutamento che alla formazione per giocare d'anticipo e avere personale specializzato negli anni a venire. Ed è altamente probabile che il processo non sia ancora finito.

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