Il commento del direttore
Remo Vangelista
Viaggiare tra Parigi e New York in tre ore e mezza.
Ora non sembra più un’ipotesi così futuristica, ma il 2 marzo di 46 anni fa lo era eccome. Decollava nel 1969 da Tolosa il primo volo prototipo di uno degli aeromobili più avveniristici mai costruiti: l’Aérospatiale-Bac Concorde, più noto semplicemente come Concorde.
Un’innovazione tecnologica destinata a rivoluzionare l’intero comparto dell’aviazione, grazie a un trattato internazionale tra Inghilterra e Francia che vide addirittura una doppia linea di produzione, una in ogni Paese.
La sua caratteristica principale era quella delle ali a delta, in grado di sopportare altissime velocità, oltre al muso allungato che si piegava verso il basso in fase di decollo e di atterraggio.
Viaggiando a una velocità maggiore di quella della rotazione dell’asse terrestre, il Concorde ebbe purtroppo la sua fine all’inizio degli anni Duemila, a seguito di un grave incidente avvenuto a luglio 2000 nei cieli francesi di un volo tra Parigi e New York. L’ultimo volo del jet supersonico avvenne nel 2003, a maggio in livrea Air France e in ottobre in livrea British Airways.
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