Il Signoredegli aeroporti

Enrico Marchi ha subito fatto capire che aria tira. Appena la Save (che controlla gli scali di Venezia e Treviso) ha firmato l’accordo per l’acquisizione del 35 per cento del capitale dell’aeroporto Catullo di Verona ha messo sul tavolo il business plan che chiarisce alcuni punti.

Come sottolineato a più riprese, le compagnie di riferimento saranno Ryanair e Volotea, che daranno un volto più low cost alla struttura di Villafranca.

Marchi, solitamente riservato e di poche dichiarazioni, ha cercato nelle ultime settimane di sgombrare il campo da possibili equivoci spiegando che "siamo entrati nella società di gestione di Verona per svilupparla non certo per chiuderla. Mi auguro che diffidenze che si respirano ancora a Verona finiscano".

Il presidente di Save ha inoltre detto che il Catullo entro il 2019 potrà raggiungere un traffico annuo di 4 milioni di passeggeri, grazie anche ad un robusto piano di investimenti. Una crescita che passerà chiaramente dal traffico low cost nazionale e internazionale. Le praterie lasciate dalle compagnie nazionali rendono ancora bene.

Twitter @removangelista

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