Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Viaggiare in aereo è il sistema più sicuro, ma vogliamo ulteriormente migliorare".
A Los Angeles, in occasione della Iata Ops Conference, il ceo Tony Tyler torna inevitabilmente sul tema più caldo del trasporto aereo, dopo la recente tragedia dell'aereo Germanwings. E lo fa ribadendo, statistiche alla mano, che solamente una parte infinitesimale dei voli sono soggetti a incidenti di rilievo, pur senza dimenticare "che ognuno di essi è comunque una tragedia".
Nel 2014, ha ricordato Tyler, ci sono stati dodici incidenti mortali a fronte di 38 milioni di collegamenti aerei, in pratica 0,23 ogni milione. "Questo però non deve farci abbassare la guardia - ha poi aggiunto - ma puntare a sistemi sempre più efficaci per ridurre ulteriormente il rischio e portarlo sempre più vicino allo zero".
La ricetta individuata da Tyler è quella dei big data: raccogliere sempre più dati sui voli e analizzarli globalmente per individuare i punti critici. "Questo significa prendere in esame non solo i voli coinvolti negli incidenti - ha concluso il ceo - ma tutti i collegamenti aerei, nessuno escluso".
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