Il commento del direttore
Remo Vangelista
“C’è bisogno del lavoro di tutti perché il mercato possa funzionare bene”. Non smette di ribadirlo, Carlo Stradiotti (nella foto), amministratore delegato di Neos e direttore generale business di casa Alpitour nel fotografare l’andamento del charter.
La stabilità del segmento non passa dalle mani di un solo player, ma dalla solidità dei diversi attori, secondo il top manager di Neos, e il riferimento a Meridiana e Blue Panorama è indubbio. “Il settore tutto sommato sta facendo un buon lavoro, date le circostanze del mercato – mette in luce Stradiotti – e chi ha lasciato l’attività ha sostanzialmente dovuto pagare delle mosse troppo azzardate”.
Forte della leadership nel segmento charter, con 9 macchine piazzate negli scali della Penisola e un giro d’affari che per il 2016 punta ai 300 milioni di euro, la compagnia ha già messo in atto una serie di operazioni per andare incontro alla domanda della stagione: “Abbiamo riconvertito l’offerta dalla Tunisia verso la Spagna e la Grecia, con orari di partenza anche di lunedì – spiega Stradiotti -, con una rete di scali di partenza molto estesa”.
Questo, solo per quel che concerne l’area Mediterraneo. Per il fronte lungo raggio, infatti, il vettore ha in serbo nuovi investimenti nell’area caraibica. In occasione dell’ultima edizione di FitCuba, infatti, il top manager aveva annunciato l’intenzione di ampliare la mappa proprio sull’Isla Grande: "In concomitanza con l'apertura a Santa Lucia, che è una destinazione non servita dall'Italia da tanto tempo, stiamo valutando l'idea di attivare uno scalo anche su Camagüey". Questo aeroporto andrebbe così ad aggiungersi a L'Avana, Cayo Largo e Holguin.
E sempre in tema di ampliamento, questa volta sul territorio nazionale, Neos potrebbe valutare il potenziamento del network al Centro-Sud Italia: “Magari potremmo aumentare i voli da Roma Fiumicino – anticipa Stradiotti -, oppure mettere in piedi nuovi impegni su Napoli o Bari”.
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