I vettori vogliono l’NdcAgenzie, ecco i rischi

In prima fila ci sono Lufthansa e Swiss, ma anche Qantas e China Southern Airlines. Al gruppo si aggiungono Avianca, Gol Linhas Aereas, Hong Kong Airlines, InselAir e Ukraine International Airways.

Sono queste le ultime new entry per le fasi di test di Ndc, il nuovo standard per la vendita dei biglietti 100 per cento ‘made in Iata’, che promette di rivoluzionare la vendita dei ticket aerei. E che non sembra piacere al mondo della distribuzione cosiddetta tradizionale.

Con gli ultimi ingressi, salgono a 24 il numero dei vettori che ha avviato un programma pilota o ha annunciato l’intenzione di farlo. Tra questi, anche diversi big player del settore.

In particolare, Lufthansa aveva legato l’ormai famosa fee da 16 euro per le prenotazioni via gds proprio ai costi legati ai test per il nuovo standard della Iata. “Innovativi servizi complementari e opzioni di prezzo avanzate richiedono un’adeguata tecnologia di vendita - si leggeva nella nota diramata dal colosso tedesco - Quella attuale non è in grado di rappresentare con precisione le diverse offerte e i singoli componenti di prodotto. Le compagnie aeree del gruppo Lufthansa stanno quindi sviluppando un nuovo metodo di prenotazione per permettere ai partner commerciali di connettersi direttamene ai propri sistemi informatici sulla base della nuova procedura Iata Ndc”.

Tra i punti chiave del New Distribution Capability, infatti, c’è proprio la possibilità di mettere a disposizione di aggregatoti di contenuti e rivenditori di viaggi l’intero portoflio delle compagnie, incluse ancillari e tariffe promozionali.

Ed è proprio questo uno dei punti che ha fatto drizzare le antenne alla distribuzione tradizionale, sin dai primi annunci da parte di Iata. Gds e agenzie di viaggi, infatti, hanno subito accusato Ndc di voler ‘livellare’ adv e ecommerce, mettendo tutto a disposizione di tutti.

New Distribution Capability, dunque, come raccontato già in passato dal delegato Fiavet ai trasporti Massimo Caravita, non coinvolge solo le compagnie aeree: nel nuovo standard Iata c’è anche il destino di gds e agenzie di viaggi. I primi hanno infatti ravvisato il rischio di essere sostanzialmente scavalcati da Ndc; i secondi hanno manifestato il timore di non avere più strumenti per competere con un ecommerce sempre più aggressivo.

Un altro punto fondamentale di Ndc è quello della personalizzazione del servizio: il sistema consentirebbe infatti di gestire le informazioni sui viaggiatori in modo da profilare i servizi sulle preferenze dei singoli clienti.

Tuttavia, quando si iniziò a parlare di Ndc, il mondo delle app e delle prenotazioni mobile non correva ancora come oggi: il nuovo standard Iata dovrà fare i conti anche con questa realtà.

Comunque l’Ndc sarà un altro terreno della sempre più complessa partita della biglietteria aerea, che ormai coinvolge diversi giocatori: dai gds alle agenzie di viaggi fino a compagnie aeree, Iata, motori di ricerca online (nella lista c’è anche Google Flight, per fare il nome di qualche gigante del web) e player dell’ecommerce.

Il caso Lufthansa potrebbe aver dato solo il calcio d’inizio.

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