Lazzerini l'esordiente

Primo, far ripartire l'Enit. Secondo, promuovere il turismo in Italia all'estero.

Dal palco del Tourism Act 2015 di Milano Fabio Lazzerini (nella foto), alla sua prima uscita ufficiale in qualità di consigliere delegato di Enit, alza il velo sulla strategia che intende adottare per far uscire l'Agenzia nazionale del turismo dallo stallo.

Innanzitutto superare l'impasse del personale: la nuova Enit ha cambiato realtà giuridica, ma i 78 dipendenti italiani hanno scelto di rimanere nella pubblica amministrazione anziché passare al nuovo contratto. Entro i prossimi cinque mesi, dunque, al massimo saranno trasferiti al Mibact o in altri enti pubblici e la nuova Enit avrà bisogno di personale, da cercare non più tramite bando pubblico, ma attraverso "selezioni trasparenti, come fanno tutte le aziende", spiega il manager.

Un destino che non riguarda, per ora, i cento dipendenti all'estero, assunti con contratti che sottostanno alle regole dei diversi Paesi di residenza. Quel che è certo, però, almeno nei desiderata di Lazzerini, è una ridefinizione della copertura dell'Enit all'estero, che al momento "sembra ferma al mondo di 20 anni fa: sbilanciato sul Nord America e con poca presenza in Asia e nei Paesi del Golfo".

Le prossime mosse del nuovo cda potrebbero quindi prevedere uno spostamento del personale all'estero, ma occorrerà prima capire quanti fondi avrà a disposizione l'Enit. "Tutto dipende dalla legge di stabilità - puntualizza Lazzerini -: contrariamente al passato non avremo più un finanziamento pubblico, ma un contratto triennale con la direzione generale Turismo del Mibact che regolamenterà tutto, inclusi i fondi".

Dieci milioni di euro sono quelli promessi dal ministro Franceschini solo per la promozione all'estero, "ai quali vanno aggiunti altri fondi, tra cui forse anche i 4 milioni avanzati da Expo", assicura il manager.

Una volta stimata la cifra si potrà partire con il piano strategico, che per il nuovo a.d. dovrà essere molto focalizzato sui dati, perché "prima di mettere insieme il prodotto dobbiamo capire cosa vogliono i turisti". Belle parole a cui il manager dà concretezza fornendo un esempio: "All'interno di Enit c'è l' Osservatorio del Turismo, la cui pagina ad oggi risale alla Pasqua 2014. Dobbiamo aggiornare i flussi per dare anticipazioni al mercato e aiutare gli imprenditori".

Prima però Lazzerini dovrà fare un'altra scelta: la poltrona di Enit o quella di Emirates Italia, sulla quale, almeno per il momento, è ancora seduto.

Oriana Davini

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