Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il tema sicurezza è sotto i riflettori, così come lo sono le procedure di controllo negli aeroporti e nelle stazioni, ancor più all’indomani dei fatti di Parigi.
Oltre all’attenzione rivolta ai passeggeri, che dovranno prepararsi a tempistiche più lunghe per varcare i controlli doganali, in primo piano anche le verifiche che riguardano gli addetti ai lavori, in particolare nelle aerostazioni.
Quali, infatti, i controlli dedicati al personale che negli aeroporti lavora quotidianamente? Stando a quanto spiega Christophe Blondel-Deblangy, segretario generale ai servizi del Prefetto delegato alla sicurezza di Roissy e di Le Bourget, in un’intervista pubblicata dal portale francese L’Echo Touristique, sono diverse le procedure attuate.
Gli addetti che accedono alla zona pubblica, infatti, non sono soggetti ad alcun tipo di inchiesta da parte della Prefettura, pratica che invece riguarda sistematicamente tutti gli addetti ai lavori che operano nell’area riservata. È infatti il prefetto che rilascia un’abilitazione, di durata variabile a seconda del tipo di contratto del dipendente. Il controllo riguarda ovviamente i precedenti giudiziari dello staff.
Altra procedura, spiega ancora il segretario generale, riguarda poi nello specifico gli addetti ai controlli di sicurezza: la società di gestione aeroportuale stipula dei contratti a società terze di vigilanza privata, soggette a tutte le normative del caso.
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