Esenzioni fiscali e personale extracomunitario sulle navi: la crociata di Vincenzo Onorato

È una vera e propria crociata quella che sta portando avanti l’armatore di Moby e Tirrenia Vincenzo Onorato.

Nel mirino ancora una volta le compagnie di navigazione che utilizzano personale extracomunitario e le politiche che sta portando avanti Confitarma. Per sferrare il nuovo attacco Onorato ha comprato oggi una pagina intera sui maggiori quotidiani italiani in cui spiega, con toni anche forti, le ragioni della sua battaglia: “Se negli anni lo Stato italiano si è dimostrato sensibile alle problematiche dell’armamento – si legge nella lettera aperta – è perché ha sempre avuto grande attenzione all’occupazione dei marittimi italiani. Questo era l’unico ritorno a privilegi fiscali per gli armatori”.

Da qui parte l’attacco alla politica di Confitarma che, invece, chiede di estendere “a tutte le unità di bandiere comunitarie che fanno capo ad aziende armatoriali italiane”. Proposta questa bocciata da Onorato perché “molte bandiere comunitarie, infatti, consentono di imbarcare marittimi extracomunitari a meno di 800 euro al mese, anche sulle rotte nazionali per le nostre isole, che dovrebbero oggi essere riservate ai marittimi italiani o comunitari”.

In conclusione Onorato chiede di abolire “tutti i privilegi fiscali a quelle navi battenti bandiera italiana, in collegamenti fra Paesi comunitari, che imbarcano extracomunitari. Conservate questi privilegi per le navi italiane o comunitarie che imbarcano tutti marittimi italiani o comunitari ed estendeteli agli armatori del cabotaggio per le isole minori, che non godono di nessun aiuto”.

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