Lo scalo di Catania cerca una soluzione alternativa allo sbarco in Borsa

Una strada alternativa all'ingresso in Borsa. A chiederla è la Sac, la società di gestione dello scalo di Catania, dopo il no della Regione al percorso di quotazione in Piazza Affari volto a reperire i fondi necessari al sostegno del piano di investimenti dell'aeroporto.

"Le scelte fatte, in piena legittimità, dai commissari - affermano il presidente della Sac, Salvatore Bonura, e l'amministratore delegato, Gaetano Mancini -, richiedono l'individuazione di misure alternative da definire con urgenza, pena il rischio di compromettere seriamente la società".

I manager puntano poi l'attenzione sulla necessità di procedere alla capitalizzazione "in tempi compatibili".  Il pericolo, evidenziano, è che "avendo oggi a disposizione solo 60 milioni di euro a fronte dei 165 necessari" si arrivi "con la società in asfissia finanziaria al momento della vendita". A. D. A.

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