Air France-Klmtra patto con Alitalia, nuove tariffe e agenti di viaggi

Nuove tariffe, una partnership con Alitalia ancora da definire e revenue generate in agenzia di viaggi. In uno scenario altamente competitivo, dove le low cost mordono e non lasciano spazio per sbagliare. Il futuro di Air France-Klm sul mercato corto e medio raggio è in pieno fermento e il senior vice president Europa del Gruppo Barry ter Voert lo racconta in esclusiva a TTG Italia.

Uno scenario competitivo
“La competizione è forte su qualsiasi mercato – è la premessa – e noi, come Air France-Klm non possiamo restare fermi”. L’obiettivo principe è quello di “aumentare l’efficienza e la redditività, mantenendo sotto stretto controllo i costi e l’operatività” spiega il manager a TTG e la rivoluzione tariffaria che il gruppo ha appena avviato sul corto e medio raggio è diretta conseguenza di questa strategia.

Il dettaglio dell'operazione tariffe
“Abbiamo introdotto un’offerta tariffaria semplificata e unificata per Air France e Klm – entra nel dettaglio ter Voert -, con il concept  che i clienti, siano essi agenzie, corporate o individuali, paghino solo per il servizio richiesto”. Questo significa disporre ora di una formula Light, Standard e Flex, con le ultime due estremamente permeabili e “pienamente disponibili su tutti i canali entro fine gennaio 2017”.

Il nodo Alitalia
Per quanto concerne il discorso Alitalia, “la partnership sulla jv transatlantica continuerà – conferma il manager -, ma i dettagli per la cooperazione sul resto del network devono essere rivisti in una nuova ottica”. Attualmente, infatti, il codice Alitalia è stato tolto da alcuni voli prima effettuati in codeshare, ma dalle parole del senior vicepresident Europa traspare l’intenzione di voler “ridiscutere le attuali condizioni in un’ottica di continuità per un nuovo livello di cooperazione”.

Nessuna discussione invece, per quanto concerne i canali di distribuzione, che vedono le agenzie conservare il loro ruolo di protagonisti: “Stiamo valutando anche le nuove strade come l’Ndc proposto da Iata – spiega ter Voert -, ma le agenzie di viaggi rimangono uno dei nostri principali canali di business”. anche in un mercato in cui la tentazione del business diretto si fa incalzante, il gigante franco-olandese conferma infatti che la strada intrapresa sinora è quella vincente: “Gli agenti generano una percentuale molto consistente del nostro fatturato e il nostro obiettivo è consolidare sempre più questo rapporto collaborativo”.

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