La lotta di Montezemoloper difendere Alitalia

Il piano industriale di Alitalia ci sarà, e verrà presentato entro tre settimane. Questa la promessa di Luca Cordero di Montezemolo (nella foto), presidente della compagnia, che difende strenuamente il vettore di cui è a capo. E non ci sta a incassare senza replicare le bacchettate del Governo.

Dopo il rimprovero che ieri mattina è arrivato dal ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, a proposito della inefficiente gestione del vettore e della mancanza di un piano industriale che definisca il rilancio di Az, il presidente Montezemolo ha voluto infatti mettere i puntini sulle ‘i’. La risposta a Calenda è arrivata a distanza di poche ore, in occasione di un evento svoltosi con la stampa estera, stando a quanto riporta Agi.

Alitalia, business model da rivedere
“Alitalia non è una compagnia di bandiera, ma se si tagliano rotte in perdita diventa uno scandalo” dice Montezemolo, aggiungendo che il vero punto critico per la compagnia “è il suo modello di business: né low cost né vettore intercontinentale, con costi di gestione troppo elevati”.

Inoltre, non esita a sottolineare che “il Governo sinora non ha impiegato alcuna risorsa a sostegno di Alitalia, il sostegno è arrivato tutto dagli azionisti”.

Le tempistiche del piano
Montezemolo, poi, fa promesse ben chiare: “Un piano industriale entro tre settimane ci sarà e sarà chiaramente condiviso tra le parti coinvolte: Governo, sindacati, management” e verrà elaborato insieme a un “advisor industriale condiviso dagli azionisti”.

Una tempistica, quella fornita da Montezemolo, che nelle settimane scorse è già stata rinviata più volte, ma che questa volta il presidente sembra ben determinato a rispettare: “Poi parleremo di eventuali esuberi” mette in chiaro. E questa annotazione arriva nello specifico in risposta alle osservazioni mosse da Calenda, che puntava il dito sul fatto che non ci sarà alcun piano di salvataggio per il vettore ‘a scatola chiusa’.

Competitività e più rotte sugli Usa
E tornando sul piano, il presidente Az sottolinea alcuni fattori determinanti: “Alitalia ha bisogno di un progetto che la renda competitiva davvero, in grado di rispondere allo scenario attualmente dominato dai low cost”.

In più, non esita a definire una “gallina dalle uova d’oro” quelle nuove rotte sugli Stati Uniti che le alleanze sinora in essere impediscono di ampliare. Ancora tre settimane, poi il piano svelerà quello che sarà il futuro di Alitalia.

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