Norma salva-Flixbuscancellata dal ddl Concorrenza: ora si rischia lo stop

Ad oggi, i cittadini italiani potranno salire sui mezzi FlixBus solo fino al 29 maggio. Da questa data, infatti, i bus verdi saranno fuorilegge in Italia. E, al momento, non si intravvede nulla all’orizzonte che possa sanare la situazione creatasi con il Milleproroghe. Allo stato attuale, ci sono 54 giorni disponibili (festivi compresi) per evitare il peggio.

Eppure la soluzione sembrava a portata di mano: inserire la norma salva-FlixBus all’interno del ddl Concorrenza, che nelle previsioni doveva essere approvato in tempo utile per impedire lo stop dei bus low cost. Ma, all’ultimo, la postilla che avrebbe dovuto risolvere tutto non è stata inserita nel disegno di legge, come riporta ilsole24ore.com.

Il motivo sembrerebbe duplice: da un lato il rinvio del ddl a dopo Pasqua, dall’altro la necessità di evitare un nuovo passaggio in commissione della legge sulla Concorrenza. Passaggio che, per essere scongiurato, richiedeva una sola modifica nel maxi-emendamento da presentare in aula. E, a quando dichiarato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Antonio Gentile, il titolare del dicastero Carlo Calenda avrebbe insistito per inserire l’emendamento anti-scorrerie.

Una nuova legge
Ora la vera sfida è trovare una legge in cui inserire la norma salva-FlixBus. Il problema, afferma ancora il quotidiano economico, è trovare una legge il cui iter sia sufficientemente avanzato per essere approvato prima del fatidico 29 maggio. La scelta, a quanto pare, potrebbe cadere sul decreto enti locali. Ma, per il momento, si tratta solo di ipotesi.

Intanto, il tempo scorre. E FlixBus non ci sta. Con una dura nota stampa, il managing director FlixBus Italia Andrea Incondi afferma: “Il tempo delle promesse è scaduto, non possiamo più permetterci di restare in attesa della correzione di una norma che viola i principi di libera concorrenza e lede la certezza del diritto”.

L'Antitrust e il web
Contro il ‘colpo di mano’ che rischia di mettere fuori legge i bus verdi si è schierato anche l’Antitrust, come riporta repubblica.it, definendola “una norma che impedisce a un operatore particolarmente dinamico e competitivo lo svolgimento della propria attività”. E per rimettere in pista FlixBus è anche partita una petizione online che, secondo la stessa azienda, ha raggiunto quota 50mila firme.

Incondi, inoltre, richiama l’attenzione sugli effetti che l’eventuale stop dei bus low cost potrebbe avere sui futuri investimenti delle aziende estere in Italia: “È l’ennesimo danno di immagine nei confronti del nostro Paese, di cui saremo tutti chiamati a rispondere”. Infine, il richiamo al Governo (che nei giorni dell’approvazione del Milleproroghe aveva manifestato la propria volontà di cancellare la norma che impedirebbe a FlixBus di operare) affinché intervenga “subito”.

Il conto alla rovescia è già iniziato. E non resta troppo tempo.

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