Ryanair vince la causa contro lo Stato francese e chiede 15 milioni di rimborso

Quindici milioni di euro. A tanto ammonta la somma richiesta da Ryanair alla Francia dopo la vittoria della causa che contrapponeva il vettore allo Stato francese sul tema dei contributi previdenziali per il personale di bordo e i piloti basati a Marsiglia.

Al termine di un lungo processo, la Corte Europea di Giustizia ha infatti dato ragione a Ryanair sulla questione, stabilendo che gli Stati debbano accettare i contributi alla sicurezza sociale da parte di qualsiasi altro membro dell’Unione. La causa era scattata in seguito alla richiesta ai lavoratori Ryanair, da parte della Francia, di versare i contributi in questo Paese e non in Irlanda; come rappresaglia Ryanair aveva allora deciso di chiudere tutte le sue basi francesi, pur continuando a operare in quel territorio.

"Un tentativo illegale"
Inutile dire che la compagnia aerea non ha perso tempo nel dichiarare con le parole di Eddie Wilson, responsabile del personale di Ryanair, la propria soddisfazione definendo come illegale “il tentativo del Governo francese di minacciare e ricattare Ryanair per ottenere il doppio pagamento della previdenza sociale nel caso dei piloti e degli equipaggi che già hanno versato i loro contributi in Irlanda, nel pieno rispetto della normativa Ue”.

Ecco, dunque, la richiesta di rimborso da 15 milioni di euro. Il vettore ha infatti dichiarato di aver pagato 10 milioni di euro di imposte doppie alle autorità francesi tra il 2006 e il 2010, in seguito alle sentenze della corte francese. È stato poi ordinato di versare altri 5 milioni di euro per i lavoratori che avevano effettuato orari temporanei estivi da Marsiglia tra il 2011 e il 2014.

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