Un colpevole per AlitaliaL’affondo di Calenda

Trasporti
- 03/05/2017 17:56

Un colpevole per AlitaliaL’affondo di Calenda

Forse saranno quei 600 milioni di euro (da restituire, beninteso) messi sul tavolo dal Governo per il prestito ponte ad Alitalia. Ma ora l’esecutivo, che fino ad oggi ha svolto un ruolo da giocatore esterno nella vicenda della compagnia aerea, ha detto addio al basso profilo. Con accuse precise, fatte di nomi, cognomi e aziende.

“Errore gravissimo”
Il destino di Alitalia ormai è in mano ai tre commissari: e questo, ad oggi, è l’unico elemento certo riguardo il futuro della compagnia. Per il passato, il discorso è diverso: numeri e bilanci parlano chiaro. Ma per le responsabilità, ovviamente, è differente. Oggi l’escutivo ha voluto dire la sua, come riporta correre.it: durante il question time alla Camera, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha definito “un gravissimo errore” il fatto di gestire Alitalia da Abu Dhabi. Anche se riconosce agli investitori “di averci messo dei soldi, di averci creduto e di essere stati pronti a mettercene altri”.

Non un generico ‘puntare il dito’, dunque, ma un’accusa circostanziata, che riguarda da vicino la gestione manageriale. Ancora di più ha fatto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha Uno Mattina è sceso nel dettaglio delle scelte aziendali affermando: "Dovevano decidere di mettere molti più aerei sul lungo raggio". Non solo: ha anche sottolineato il divario tra i risultati di Alitalia (in calo) e quelli dei competitor (al rialzo). Un’accusa mossa, precisa il sito web del Corriere della Sera, anche per rispondere alle critiche sugli investimenti turistici del Governo.

Delrio: “Garantiamo i voli”
Guardando al futuro prossimo, Delrio ha anche sottolineato che, in questa fase, l’intenzione del Governo è di trovare un compratore interessato all’intera azienda, ed evitare così il famoso spezzatino.

Non solo: il ministro ha anche voluto fugare (ancora una volta) ogni dubbio sull’operatività, affermando: “Garantiamo i voli e garantiamo le connessioni”. Un’ulteriore rassicurazione su una delle questioni più spinose degli ultimi tempi, ovvero la continuità delle operazioni della compagnia aerea.