Nella Legge di Bilancio il ritorno della norma 'anti-Flixbus'

Non c’è pace per Flixbus. Dopo la correzione da parte del Parlamento degli emendamenti ‘anti Flixbus’ contenuti nel decreto Milleproroghe prima, e nella manovrina poi, l’operatore si ritrova nuovamente nell’occhio del ciclone con la Legge di Bilancio 2018.

Sono, infatti, stati presentati in Senato cinque nuovi emendamenti che riaprono la discussione sul tema della “legittimità” del modello di business dell’azienda. Vicenda che sembrava ormai essere stata definitivamente archiviata.

Ora, commenta con rammarico in una nota il managing director, Andrea Incondi, “un nuovo attacco alla concorrenza ci costringe a dover rivendicare ancora la nostra piena legittimità”.

L'appello al Governo
La società sottolinea un approccio in netto contrasto “con il pacchetto mobilità promosso dalla Commissione europea”, che guarda a favorire la concorrenza e l’apertura del mercato dei trasporti tradizionale a nuovi servizi per i passeggeri.

“Auspichiamo - sottolinea Incondi - che il Parlamento non debba smentire se stesso a distanza di pochi mesi e chiediamo al Governo di farsi garante, una volta di più, della certezza del diritto, che in questa vicenda rischia di essere messa seriamente in discussione”.

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