Norwegian sotto la lente:tagli di rotte e nuove idee

È un momento difficile, per molti aspetti decisivo, quello che sta vivendo Norwegian. I conti della compagnia sono sotto gli occhi di tutti e la decisione di ricorrere a capitali freschi da parte dei vertici è un chiaro segnale qualcosa o molte cose non stanno andando per il verso giusto.

Al di là del ridimensionamento della flotta, per ridurre le perdite i primi interventi si stanno concentrando sulle rotte di lungo raggio, quelle che hanno fatto parlare di Norwegian in tutto il mondo e che hanno creato un modello a cui guardare e da imitare. Molte tratte Europa-Usa non hanno dato i risultati sperati ed è arrivato il momento di prendere le forbici e tagliare. Le ultime in ordine di tempo riguardano quelle in direzione Boston Providence in partenza da quattro aeroporti europei: Cork, Belfast, Shannon e Edimburgo.

Le alternative
Ma contemporaneamente il vettore cerca di trovare strade alternative, come quella avviata in Argentina, dove ha aperto una succursale che parte con i collegamenti domestici nel Paese, ma che ha anche le ambizioni di proseguire nel percorso avviando in un secondo tempo rotte a lungo raggio. Sempre low cost. E nei progetti spunta anche quello di mettere una base a Dublino, per avvicinarsi agli Stati Uniti e ridurre i tempi dei collegamenti tra le due sponde.

Comunque sia, la compagnia resta sotto i riflettori e i prossimi mesi saranno decisivi: prima necessità sarà quella di mettere i conti in ordine. Poi rilanciare tutto il progetto con le dovute correzioni. Anche perché le percentuali di crescita nel numero di passeggeri, confermate anche a marzo, da sole non possono bastare.

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