Lufthansa tra Ndc e gds: la diplomazia di Weinstok

L'aria affabile e i modi cortesi ne ammorbidiscono l'accento tedesco, ma Steffen Weinstok (nella foto) senior director sales Italy&Malta di Lufthansa Group, si sta rivelando un abile diplomatico, che sa benissimo cosa significa 'dare un colpo al cerchio e uno alla botte'.

Approdato alla guida del mercato italiano nel settembre 2016, quando il clima tra il vettore tedesco e la distribuzione era ai ferri corti dopo l'introduzione dell'odiata fee da 16 euro, con tanto di dichiarazioni di
guerra da parte delle associazioni di settore e, in alcuni casi, una sorta di embargo alla vendita dei biglietti del Gruppo, nel giro di due anni è riuscito a riavvicinare la compagnia ai dettaglianti, mantenendo comunque la bussola saldamente puntata sulle decisioni dei vertici a Francoforte.

Nessun passo indietro sulla questione fee, ma una mano tesa al trade su altri fronti, con l'avvio della prima Academy, i webinar e l'attesa piattaforma per la prenotazione dei gruppi.

Ora il manager si ritrova a gestire un passaggio complesso e delicato come Ndc: Lufthansa sta investendo sulla nuova tecnologia da due anni e qualche giorno fa a Milano Weinstok ha ammesso che “le tariffe più basse non saranno più sui gds”. Una dichiarazione che poteva sollevare un polverone, non solo con i gds ma anche con adv e network visto che le nuove offerte non saranno per tutti ma solo per chi si adeguerà a Ndc.

Ma lui ha subito minimizzato: “Non vogliamo sfidare i gds, sono sicuro che anche loro stanno già investendo in questa direzione”. Tanto il mercato seguirà comunque il trend. Per la precisione, quello creato ancora una volta da Lufthansa.

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