Ryanair e la querelle in tribunale tra Michael O’Leary e Peter Bellew

Si sta rivelando una battaglia senza esclusione di colpi quella in atto in questi giorni all’Alta corte di Dublino. Ad affrontarsi ci sono il ceo del Gruppo Ryanair Michael O'Leary e l’ex chief operating officer Peter Bellew.

Come noto il tribunale dovrà pronunciarsi in merito alla nota vicenda del passaggio del manager alla rivale easyJet, il cui annuncio è arrivato non molto tempo dopo le sue dimissioni dalla compagnia low cost irlandese. O’Leary aveva deciso di passare alle vie legali: Bellew dovrebbe salire in carica il prossimo primo gennaio, mentre la controparte sostiene che esiste una clausola secondo la quale il coo non potrebbe prendere servizio prima che sia passato un anno dalle dimissioni. Oltre ovviamente a essere tenuto al segreto professionale sui trascorsi in Ryanair.

Su quest’ultimo punto Bellew ha dato tutte le garanzie del caso, mente sul primo continua a negare la validità. Nell’ultima udienza, tuttavia, le cronache riportano anche di aspri scontri su quanto avveniva in Ryanair, con scambi di accuse in merito al ventilato clima di terrore che si vivrebbe all’interno della compagnia. Ed è emerso un particolare legato a inizio 2018, quando Bellew salvò all’ultimo la compagnia da uno stop totale: l’aviazione civile irlandese minacciò infatti il blocco di tutti gli aerei per il mancato rinnovo dei certificati di manutenzione. Che vennero poi depositati con un’operazione last minute.

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