Vacanze: le regoleper chi rientra in Italia

Regioni in ordine sparso. Dopo l’ordinanza del ministero della Salute che prevede il tampone obbligatorio per chi rientra in Italia dai Paesi a rischio, le singole realtà locali si attrezzano per ottemperare alle procedure. Diverse le richieste da tutte le parti d’Italia, come riporta ilsole24ore.com: dalle mille di cittadini liguri fino alle 5mila del Friuli Venezia Giulia.

Gli occhi sono puntati ovviamente sugli aeroporti: Fiumicino si è attrezzata a partire da domenica scorsa, mentre Venezia e Verona effettuavano i controlli già da sabato; stessa situazione a Pescara e Perugia. A Bologna sono attesi i primi test nei prossimi giorni, mentre a Bari e Brindisi per il momento non si fanno tamponi: saranno effettuati non prima di 72 ore, mentre l’ordinanza del ministero stabilisce il termine massimo delle 48 ore.

La mappa dei test
Chi arriva a Napoli dovrà mettersi in autoisolamento e contattare i centri per i test. A Genova i cittadini dovranno autosegnalarsi alle autorità locali. Il Lazio si è attrezzato con 15 drive-in, aperti 7 giorni su 7.

In Lombardia, i passeggeri in arrivo negli aeroporti dovranno effettuare il tampone autonomamente fuori dallo scalo, entro 48 ore dall’arrivo, a meno che non dispongano di un tampone negativo effettuato 72 ore prima della partenza. Ma il progetto è di allestire delle postazioni a Linate e Malpensa entro mercoledì.

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