Greenpeace sui voli fantasma: "Inquinano come 1,4 milioni di veicoli, vanno aboliti"

Le loro emissioni annuali equivalgono a quelle prodotte da oltre 1,4 milioni di veicoli e in più non servono a nulla, se non a far sì che le compagnie aeree conservino gli slot negli scali.

Sono i famigerati voli fantasma degli aerei, che decollano vuoti o quasi provocando un enorme danno ambientale. Danno quantificato da Greenpeace, che stima in oltre 100mila i voli di questo tipo nel solo continente europeo, anche se le compagnie non comunicano il numero di aerei che decollano vuoti.

Tuttavia una prima ammissione, come riporta Repubblica, arriva da Lufthansa, il cui ceo Carsten Spohr ha spiegato che, in questi mesi, il vettore potrebbe essere costretto ad autorizzare circa 18mila voli fantasma per non perdere appunto gli slot aeroportuali.

La Commissione europea ha abbassato al 50% la soglia dei voli obbligatori per mantenere gli slot, al di sotto della quale il vettore inadempiente può perdere gli slot non utilizzati, che devono essere poi riassegnati. La situazione dovrebbe peggiorare dal prossimo marzo e fino a ottobre, quando la soglia aumenterà al 64% (in tempi normali era fissata all’80%).

Una normativa che ovviamente non trova affatto d’accordo Greenpeace: "Di fronte alla crisi climatica i voli fantasma - e qualsiasi altro volo non necessario in presenza di alternative ecologiche - dovrebbero essere vietati" dice a Repubblica Herwig Schuster, portavoce di Greenpeace EU Mobility for All campaign, sottolineando che "l'Ue deve eliminare questa regola dell''use-it-or-lose-it' (lo usi o lo perdi), che incoraggia i voli fantasma, e dovrebbe sostituirla con un sistema che minimizzi le emissioni".

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